Storie di Lana

Quel che eravamo..

Storie di Lana nasce da un’idea di Anastassìa Caterina Angioi ed è un progetto che coniuga manualità, scrittura, sensorialità ed emozione, raccontando la vita, quella dimenticata, data per scontata. Un luogo di disarmo che cerca di dare voce a chi non ha mai avuto.

Quel che siamo..

Grazie alle vostre parole, abbiamo cucito L’associazione di Storie di Lana.
Avevamo voglia di prenderci anche noi il nostro piccolo posto nel mondo e lo abbiamo fatto su sette centimetri, per l’esattezza.
Nel momento in cui abbiamo riservato uno spazio per noi stessi, siamo riusciti a creare un rifugio per gli altri. Ci siamo avvicinati agli invisibili, a chi subisce soprusi e a chi non ha un posto in cui tornare.

Le Storie di Lana che vorremmo diventare..

Il nostro obiettivo è quello di creare un ambiente privo di paura, dove ascoltiamo chiunque voglia parlarci. Tessiamo storie con lana e parole, con garbo e amore.
E poi, ci sono gli incontri: gruppi di scrittura, arteterapia e letture condivise, momenti in cui il nostro impegno di vicinanza si fa ancora più forte e concreto.

Le voci della minoranza

che facciano la differenza nel mondo, anche fosse solo di una sola persona. Una minoranza che sa parlare e farsi sentire, in cui ogni storia è unica, come la bellezza, come la fragilità di cui siamo costituiti.

Abbiamo sempre cercato di bordare il dolore

Volevamo creare un confine intorno al dolore, come il bordo di una pizza o una corbula imbottita, per contenere il vuoto che lascia dentro. L’idea era di trasformare i buchi più profondi in qualcosa di più sopportabile.

La speranza è che, col tempo, il buio possa acquistare colore e forma, fino a diventare un luogo dove provare a guarire.

Cuciamo e scuciamo infinite volte, senza garanzie, ma il viaggio vale sempre la pena. Noi ne siamo l’esempio.