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Andare via

Dal mio per sempre
Filo su balconcino

C’è un chiaro momento nella vita in cui si ha il diritto di mettersi in mezzo alla strada e urlare

Al vento all’incuria alla tristezza
All’ingiustizia
Alle stesse storie, le promesse, all’ inumana bassezza
Alle ossessioni, ai mostri che popolano la testa
Le mani battute sul tavolo
E i tuoi puttana lanciati sulla schiena

C’è bisogno di un nuovo narrare
Che fa fatica ad attecchire
Sulle tue ceneri ancora inciampo
Non ne posso più
Di te
Non se ne può più
Di te
Di averti in litania
Di portarti nei pensieri
Nei miei sogni
Nei miei lividi veri
Nella maternità
Non riesco a dimenticare ciò che mi fa male
Alzarmi dal dolore che mi fai
Abbandonare l’idea di amare chi va via

Non disturbare il deserto che hai lasciato
Perché su quelle pietre ho cresciuto il mio giardino
Ho dovuto reinventarmi
Schifarmi
Parlarmi di noi
Ogni giorno fino a sera

Resta con me un pezzetto di erba verde
Custodito nella tasca di quell’aula
mentre con l’orgoglio guardavi a testa bassa chi con te ci perde

Quattro piantine per ogni mio svanire
Non bastano per le tue bugie
Che conservo in casa nostra
Per non appassire
Così forse col mio io
Il mio dove, i colori della vita

Te ne andrai dalla felicità che non ti comprende

-e vai però
insieme all’impossibile fermarti, curarti, amarti –

Via dal mio per sempre.

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