
Ìsula de is Càvurus
L’isola dei granchi ha il mare d’argento,
ma qualcuno ancora li scambia per cavoli

Filo su insenatura

Ho lasciato il mio cuore nel braccio più estremo dell’isola
Illuminato da un faro in disuso
Tutti dobbiamo morire.
E non possiamo decidere né come né quando.
Ma possiamo decidere come vivere.
Decidi.
È questa la vita che vuoi vivere?
È questa la persona che vuoi amare?
Puoi essere migliore di così?
Decidi.
La sua ultima luce mi illuse
mi baciò troppo forte le gote e posò le sue speranze sulla Vergine del Mare, a dieci metri dall’ossigeno che respiriamo
Giace in trachite rosa la mia fede nel mondo e vedo il nostro pianeta sotto un nuovo punto di ascolto
Privilegiato e non colpevole di occupare un posto
sotto vento
E sui capelli una corona di asfodelo ricamata di felicità
Come unica vendetta
Decisi così, di averne una nuova, una in fiore una al giorno.
Anche davanti a quello più livido e cupo.

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