Stanza delle Storie
Buona lettura, buon smarrimento.
Non è convincendo un cigno ad abbaiare, sebbene abbia il talento per farlo, che avrete un cane felice
Agata
Tenaci e coraggiose, danno voce alla vita, quella speciale di tutti i giorni. Quella per cui restare a terra e fare i conti con la realtà è la vera sfida, altro che volare.
Conoscono bene la lingua di quando le cose che vanno male, ma hanno bisogno del vocabolario tascabile mentre imparano qualcosa sull’amore per se stesse, sul limite e sul concedersi qualcosa. Parlano con la voce del sarcasmo, dell’allegria e dei colori, dei fallimenti, quelli belli. Delle emozioni.
Vagano per terre magiche, col naso all’insù, seguendo le tracce di scorci nascosti che gli occhi e i sorrisi che incontrano, hanno da raccontare. Capelli arruffati e idee controvento, hanno antenne vispe e recettive: assorbono come spugne, prendono ispirazione da ciò che le circondano.
Alcuni dicono che riescano ad animare con la loro voce calma anche le pietre, e finisci per innamorartene, di quello strano e avvolgente modo di fare, in cui ti sfugge sempre qualcosa.
Storie di Lana frugali, da ceste di vimini con fieno, fiori di campo e frutta, racconti a tarda notte e coccole infinite dentro i maglioni più larghi.
Una volta cresciute se ne stanno fiere sul loro cavalletto in legno, da cui continuano a osservare il mondo. Prendono appunti sulle parole invisibili di chi non è mai stato ascoltato, combattono le bugie, i sentito dire e i si è sempre fatto così. Usano il lessico dei fiori, dei bambini. Raccontano ciò che diamo per scontato. Cantano la donna.
Sondano il fondo dei godimenti e battagliano le loro personali ripetizoni. Non hanno paura di parlare delle parole. Di parole si vive, si muore e ci si salva la vita. Quella vita bella da morire, pane caldo e leggerezza, quella cruda che strappa, dilania, e toglie senso a tutto. Vita quel che ancora serve per migliorare. Vita vissuta, desiderata, attesa, elaborata.
Grazie per sfogliarci come un libro e portarci con voi. Ovunque vogliate e di qualsiasi umore siate. Magari qualcuno, insieme a noi, può sentirsi un po’ abbracciato. O forse è solo la presunzione che abbiamo.
Ma ci piace crederci.
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