Ma io ce l’ho fatta
Storie di vita strappate alla violenza
All’amore nelle case che abito,
sento dolore e vado via,
non che sento dolore,
mi abituo è colpa mia.
Questa stanza è dedicata alla quotidianità dolorosa e distorta di chi è riuscito a sopravvivere alla violenza domestica.
Il progetto raccoglie testimonianze, pensieri e riflessioni di chi ha vissuto abusi, maltrattamenti in famiglia, violenza domestica e stalking, dando voce alle esperienze di donne, bambini e chiunque altro sia stato coinvolto.
L’obiettivo è aprire uno spiraglio nella vita quotidiana di donne estremamente resistenti e coraggiose attraverso i piccoli dettagli: gusti, profumi, abitudini e contraddizioni che hanno permesso loro di andare avanti e, infine, scegliere se stesse e la libertà.
Spezziamo il ciclo della violenza con la conoscenza e le parole. Lontano dal giudizio.
Il desiderio è rendere queste realtà meno distanti nell’immaginario collettivo, attraverso una raccolta di testimonianze illustrate. Conoscere la violenza è il primo passo per non ripeterla, ricordandoci ogni giorno che dietro le statistiche ci sono vite reali, con nomi e cognomi.
Scoperchiare le case, lì dove alcun testimone è presente.
La giornata di una donna in trincea, dove vivere e morire parlano la stessa lingua, diventa racconto ed esperienza condivisa.
Con questo progetto vogliamo parlare di vita. Raccontare di quanto sia difficile rendersi conto che soffrire non è normale, che chiedere aiuto sia più di un atto di fiducia e quanto sia sottovalutata la complessità di usare gli strumenti disponibili per farlo, spesso ostacolati dall’abisso in cui ci troviamo e dalla paura.
Chiunque voglia condividere la propria storia di sopravvivenza e di rinascita, di lotta e perseveranza è benvenuto.
Le testimonianze verranno rispettosamente rielaborate e i nomi sostituiti per garantire la privacy e la dignità di tutti.
Perchè soffrire non sia normale.
Una sola storia di queste può fare la differenza
nella storia di una bambina, una ragazza, una donna. Un uomo.
Yvonne
Ad agosto si muore
Panchina rossa
Cucunci
Melania
La vostra eredità
La memoria del corpo
Maddalena
Aderenze: non è colpa tua
Delia esiste
Sei capace
Fermata Mondo, sei giorni
Noemi
Amori rotti e im-propri riscatti
Un femminismo, non l’unico.
Tutto questo è grazie a te
Persone da sole
Coinvolti
Dietro quel computer
Fase uno: i miei bagagli
L' Associazione
Ci segui?
Scrivici!
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