Ma io ce l’ho fatta

Storie di vita strappate alla violenza

All’amore nelle case
che abito, sento dolore e vado via, non
che sento dolore, mi abituo è colpa mia.

L’idea si sviluppa nella raccolta di testimonianze che diventano Storie di Lana illustrate.
La volontà è quella di dare voce ai vissuti preziosi e coraggiosi di chiunque abbia fatto esperienza di un dolore legato a un abuso reiterato: maltrattamenti in famiglia, violenza domestica, vittime di stalking.
Scoperchiare le case, lì dove alcun testimone è presente.
Donne che hanno invertito la rotta, hanno strappato la loro vita da quel meccanismo mortifero e si sono sottratte.
Persone che sono ancora qui, perché ce l’hanno fatta. Persone qui tra noi, i cui vissuti non possono essere dimenticati.
Ed è a questo proposito che avrei il piacere e il desiderio di coinvolgervi, con la speranza che possa interessarvi.

Il tentativo è quello di avvicinare e avvicinarci alla violenza con le parole di chi l’ha subita, toccandola con mano, attraverso piccole cose, semplici e personali,
quelle della propria quotidianità.

Il progetto accoglie il dolore ma allo stesso tempo vuole che la vita non passi inosservata.
La vita di donne lontane, di estrazioni sociali diverse, ma legate da un filo comune: il dolore, il sintomo, la negazione, la ripetizione.
L’amore tossico.
Un filo che ci accomuna tutte. Purtroppo chi non ce la fa non può raccontarsi.
Mi metto a disposizione, da persona che ancora lotta, in ascolto.
Il progetto raccoglie le storie (in qualsiasi formato e lunghezza, scritto o audio) tramite il nostro indirizzo di posta elettronica.
Chiunque, di qualsiasi età sesso estrazione sociale, cultura, umore o sentimento, voglia raccontarci la sua storia, sarà il benvenuto.
Ogni testimonianza verrà rielaborata nel minimo indispensabile, nel rispetto degli eventi e delle circostanze.
Verranno utilizzati nomi di pura invenzione nel massimo rispetto della privacy e della dignità di ognuno, salvo diverse indicazioni degli stessi.
Il risultato sarà una storia, pubblicata online, accompagnata da un quadretto di lana cucito su quella narrazione con la prospettiva di creare, nel tempo, un dove fisico.
Vorrei che le parole, le esperienze di chi è riuscito a cambiare il corso della propria storia, possano non essere dimenticate.

Una sola storia di queste può fare la differenza
nella storia di una bambina, una ragazza, una donna.

Questa iniziativa non ha scopo di lucro, vuole solo offrire uno spazio per accogliere le testimonianze e renderle vive.
Siete i benvenuti se vorrete partecipare al progetto e/o coinvolgere chi desideriate.

© Storie di Lana
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